Domando su L'Ora del Codice e similari
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Domando su L'Ora del Codice e similari
Scorrendo i vostri post nel forum ho visto che alcuni di voi fanno riferimento alle esperienza fatte con L'ora del Codice e Coding in Your Classroom, Now! o con altri eventuali sistemi del genere.
Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni riguardo a tali esperienze. In particolare le vostre impressioni sulle differenze che vedete fra quei metodi e questa esperienza che state facendo con la Geometria della Tartaruga di Seymour Papert.
Intanto buona Pasqua!
Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni riguardo a tali esperienze. In particolare le vostre impressioni sulle differenze che vedete fra quei metodi e questa esperienza che state facendo con la Geometria della Tartaruga di Seymour Papert.
Intanto buona Pasqua!
Re: Domando su L'Ora del Codice e similari
Ciao ho fatto esperienze in Code.org già il primo anno in cui venne lanciato Programma il Futuro. Era una classe quinta. Poi ho preseguito sia usando Code. Org. sia provando delle esperienze unplugged progettando qualche attività sul reticolo, partecipando alla Settimana Europea della programmazione. L'ultima proposta è stato un gioco per elaborare un percorso che ci conducesse ad una chiesetta di rilevanza artistica nel paese. Ho utilizzato il reticolo anche per altre attività: per ricavare la struttura testuale di un testo narrativo e... per lavorare coi bambini sulla parabola del Buon Samaritano. Non ho potuto provare anche Papert, perchè...non lo conoscevo. La prima differenza che è evidente riguarda la rappresentazione: a blocchi quella presentata da Code.org e testuale quello di Papert. Se prendiamo a riferimento gli studi di Price e Barnes (2015) in Comparing textual and block interfaces in a novice programming environment essi analizzano attività svolte da alunni di due classi di 6° e 7° grado (11-13 anni). Siamo quindi al termine della Primaria e nella Secondaria. Credo che la tartaruga così come viene proposta sia un po' difficilina per i bimbi più piccoli che magari dominano poco il testuale, ma se si costruisce un reticolo sullo schermo, come abbiamo accennato in corso d'esame, con delle carte che riproducono le istruzioni in testo unplugged, si potrebbe già partire dalle prime classi, magari sempre dall'esperienza pratica sul reticolo, poi trasposta nelle istruzioni per la tartaruga al PC. Vedrei bene anche una sorta di curriculum che parte dalla rappresentazione a blocchi, più immediata, per poi arrivare al testuale. Mi sono limitata a qualche suggestione analizzando brevemente solo l'aspetto della rappresentazione che è una piccola parte della complessa questione. Se ci fosse da provare qualcosa...mi butterei!
Buona Pasqua anche da parte mia
Roberta Sangiorgio
Buona Pasqua anche da parte mia
Roberta Sangiorgio
Maeroby- Posts : 29
Join date : 2016-12-24
Re: Domando su L'Ora del Codice e similari
Non ho esperienza in merito. Nel mio istituto quest'anno l'unica iniziativa è stata l'adesione alla "Settimana del Coding" ma ogni docente sceglieva le attività e il come svolgerle. Un saluto
Errica- Posts : 22
Join date : 2017-01-30
Re: Domando su L'Ora del Codice e similari
Anch'io ho utilizzato Code.org in questi ultimi anni con buoni risultati. Quest'anno in prima ho tentato, dopo averne sentito parlare in questo ambiente e grazie ad un progetto che si attua nel mio Istituto e che prevede l'intervento nelle classi di ragazzi di un Istituto di Scuola superiore ad indirizzo di Informatica (alternanza scuola-lavoro), di mandare avanti i due sistemi in parallelo: la classe è stata divisa in due gruppi, un gruppo lavorava con Logo, l'altra con l'Ora del Codice. Dopo un'ora cambio di gruppo; io ho seguito maggiormente il gruppo che lavorava con Logo, l'altro gruppo è stato seguito dall'insegnante di sostegno compresente. In realtà, prima ancora che arrivassero i ragazzi dell'ITS, avevo già avviato i bambini all'uso di Code.org.
Per quanto riguarda Logo posso affermare che nel giro di poco i bambini hanno imparato i tre comandi base: forward, right, left o in inglese o in italiano; inizialmente faticavano a comprendere che right è un altro comando, non è "compreso" in forward; ho fatto precedere la fase di lavoro al pc da esperienze con il corpo o con oggetti: per esempio siamo partiti dal quadrato e, per aiutarli a scoprire i comandi da dare alla tartaruga, abbiamo fatto camminare lungo il bordo di una piastrella quadrata del pavimento dell'aula un piccolo pupazzetto.
C'è stata anche una fase di progettazione: "disegnate qualcosa" da far riprodurre alla tartaruga, ho dato loro fogli con i quadretti dal lato di 1 cm e a coppie-piccolo gruppo- qualcuno da solo hanno disegnato un oggetto, accorgendosi che non poteva essere troppo "libero", ed elencato tutti i comandi da dare alla tartaruga, poi hanno verificato la correttezza della procedura provando al pc.
Abbiamo avuto un momento di pausa e settimana scorsa sono tornati di nuovo gli studenti ed abbiamo ripreso l'esperienza. Ho colto un'occasione d'oro quando è uscita la domanda: "Ma come si disegna il cerchio?"
"Secondo voi?"ho risposto.
Sono partite le ipotesi, si sono avvicinati, ma non hanno ancora trovato la soluzione, ma ad un certo punto, dopo che hanno intuito che right 1 poteva essere utile, una bambina ha osservato: "Con sempre right la tartaruga gira su se stessa e non si muove".
Quello che ho trovato di molto significativo in questa esperienza è che la progettazione aiuta i bambini ad mobilitare e raggiungere molte competenze, per esempio destra e sinistra: in prima si dedica parecchio tempo a questo obiettivo, schede, esercizi..., forse l'attività di progettazione, come del resto affermava Papert, è più stimolante e lascia tracce indelebili nel processi di apprendimento.
Per quanto riguarda Logo posso affermare che nel giro di poco i bambini hanno imparato i tre comandi base: forward, right, left o in inglese o in italiano; inizialmente faticavano a comprendere che right è un altro comando, non è "compreso" in forward; ho fatto precedere la fase di lavoro al pc da esperienze con il corpo o con oggetti: per esempio siamo partiti dal quadrato e, per aiutarli a scoprire i comandi da dare alla tartaruga, abbiamo fatto camminare lungo il bordo di una piastrella quadrata del pavimento dell'aula un piccolo pupazzetto.
C'è stata anche una fase di progettazione: "disegnate qualcosa" da far riprodurre alla tartaruga, ho dato loro fogli con i quadretti dal lato di 1 cm e a coppie-piccolo gruppo- qualcuno da solo hanno disegnato un oggetto, accorgendosi che non poteva essere troppo "libero", ed elencato tutti i comandi da dare alla tartaruga, poi hanno verificato la correttezza della procedura provando al pc.
Abbiamo avuto un momento di pausa e settimana scorsa sono tornati di nuovo gli studenti ed abbiamo ripreso l'esperienza. Ho colto un'occasione d'oro quando è uscita la domanda: "Ma come si disegna il cerchio?"
"Secondo voi?"ho risposto.
Sono partite le ipotesi, si sono avvicinati, ma non hanno ancora trovato la soluzione, ma ad un certo punto, dopo che hanno intuito che right 1 poteva essere utile, una bambina ha osservato: "Con sempre right la tartaruga gira su se stessa e non si muove".
Quello che ho trovato di molto significativo in questa esperienza è che la progettazione aiuta i bambini ad mobilitare e raggiungere molte competenze, per esempio destra e sinistra: in prima si dedica parecchio tempo a questo obiettivo, schede, esercizi..., forse l'attività di progettazione, come del resto affermava Papert, è più stimolante e lascia tracce indelebili nel processi di apprendimento.
Antonella- Posts : 25
Join date : 2017-01-01
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